Laboratori Didattici

Il laboratorio didattico nasce dall’esigenza di far comprendere ai ragazzi i vari aspetti e le diverse tecniche di ricerca e di studio dei reperti archeologici, che forniscono preziose informazioni per conoscere e ricostruire la storia dell’ambiente e dell’uomo nelle diverse epoche storiche e preistoriche. 
Attraverso il laboratorio didattico, la visita al museo diventerà un’esperienza più attiva e coinvolgente, in grado di suscitare l’interesse e la partecipazione degli studenti e di consentire loro di apprendere divertendosi.

L’attività didattica si svolge nelle due fasi descritte di seguito:
1. Le mani nella terra: la ricerca archeologica
La prima fase è basata sulla ricostruzione di uno scavo archeologico, finalizzata alla comprensione dei processi cognitivi che intervengono durante l’indagine archeologica. Si tratta di due  vasche riempite di terra, una per l’epoca neolitica e l’altra per quella medievale, in cui sono sepolte alcune copie dei materiali che si possono ritrovare nel corso di una campagna archeologica: ceramiche, reperti organici, scarti di lavorazione, etc.
I ragazzi dovranno portare alla luce uno o più reperti e poi recarsi alla postazione multimediale per procedere all’identificazione del pezzo.

2. L’archeologo al lavoro: Scava e Trova
Nella fase successiva, il reperto ritrovato nelle vasche viene posizionato sul tavolo interattivo per procedere con la sua identificazione, scegliendo tra possibili risposte. 
Solo quando viene effettuata la scelta corretta, si può accedere ad un livello di descrizione più dettagliato, fino ad arrivare a formulare l’effettiva natura del materiale ritrovato.  Il livello successivo guida il visitatore nella ricostruzione della storia e della destinazione d’uso originaria del reperto.